domenica 28 febbraio 2016

Simon vs. the Homo Sapiens Agenda by Becky Albertalli

Buonasera peopleee!
Credo che adorabile sia l'aggettivo più indicato per  descrivere il libro che sto per recensire. Mi piacciono sempre tanto i libri che ti fanno pensare, perché sono quelli che ti lasciano qualcosa di profondo. Questo libro sicuramente mi ha lasciato tanto. Secondo me, potrebbe quasi essere considerato un manifesto. Un manifesto che dovrebbero leggere tutti!
Simon vs. the Homo Sapiens Agenda
by Becky Albertalli
Editore: Balzer & Bray
Data di pubblicazione: 7 Aprile 2015
Pagine: 303
Prezzo: 16, 81 (rigida)/ 10, 34 (flessibile)/ 8, 87 (ebook)

(AMAZON/GOODREADS)
Sixteen-year-old and not-so-openly gay Simon Spier prefers to save his drama for the school musical. But when an email falls into the wrong hands, his secret is at risk of being thrust into the spotlight. Now Simon is actually being blackmailed: if he doesn’t play wingman for class clown Martin, his sexual identity will become everyone’s business. Worse, the privacy of Blue, the pen name of the boy he’s been emailing, will be compromised. With some messy dynamics emerging in his once tight-knit group of friends, and his email correspondence with Blue growing more flirtatious every day, Simon’s junior year has suddenly gotten all kinds of complicated. Now, change-averse Simon has to find a way to step out of his comfort zone before he’s pushed out—without alienating his friends, compromising himself, or fumbling a shot at happiness with the most confusing, adorable guy he’s never met.
 Simon Spier è uno studente delle superiori di 16 anni. E' un ragazzo tranquillo: ama recitare, passa il suo tempo libero in compagnia dei suoi migliori amici Leah, Nick e Abby e i party non fanno proprio per lui. Ha una famiglia un po' pazzerella: suo padre fa continuamente battute poco carine sui gay, credendosi molto divertente, sua madre cerca sempre di psicoanalizzarlo. Si definiscono hipster e fanno diventare una questione di stato anche la più piccola cosa che succede ai loro figli. Per questo, Simon ha difficoltà a confidargli che, in realtà, lui è gay. Nessuno sa che Simon è gay.  Anzi una sola persona lo sa. Blue, un ragazzo, gay anche lui, che ha conosciuto su Tumblr durante l'estate e con il quale scambia email continuamente. Simon non conosce la vera identità di Blue e Blue non conosce la vera identità di Simon, che si firma con il nome "Jacques", anche se sanno entrambi di frequentare la stessa scuola. In pochissimo tempo diventano indispensabili l'uno per l'altro e si confidano cose che non hanno confidato a nessun altro. Simon comincia a chiedersi se sia possibile innamorarsi di qualcuno pur avendoci parlato solo per email.
“There's something about you that makes me want to open up, and that's slightly terrifying to me.” 
Uno sfortunato giorno, però, Simon dimentica di uscire dalla sua casella postale a scuola e Martin, il classico clown della classe, non solo legge le sue email, ma ne fa anche degli screenshot e li usa per ricattare Simon: se non metterà una buona parola per lui con la sua amica Abby, Martin dirà a tutti che Simon è gay.
Allora Simon, con le spalle al muro, decide di aiutarlo, più per preservare la sua amicizia con Blue che per il suo bene.
Simon ci prova, ma Abby non ne vuole proprio sapere di Martin e quando lo rifiuta, lui se la prende con Simon e pubblica un post su Tumblr per denigrarlo. Così Simon si troverà a dover dare spiegazioni a tutti, a fare coming out pur non sentendosi del tutto pronto. In più, adesso Blue conosce la sua identità, ma rifiuta di rivelare la propria, il che manda Simon fuori di testa.
Come se non bastasse, Simon si ritroverà a dover sopportare e cercare di risolvere i problemi con i suoi amici e tra i suoi amici.
Non si conosce mai veramente una persona, siamo noi che a un certo punto crediamo di sapere tutto, solo perché la conosciamo da molto tempo. In verità, a volte, sappiamo di più su una persona che conosciamo da pochissimo, o che non abbiamo mai incontrato, che su qualcuno che conosciamo da secoli ed è cresciuto con noi, possibilmente.
Simon riflette molto su questo, perché a un certo punto si rende conto di conoscere molto di più di Blue che dei suoi amici di sempre. Addirittura, Simon trova più semplice parlare con Blue e con Abby, che conosce da appena sei mesi. E' proprio Abby la prima alla quale confessa di essere gay e non Leah e Nick, che conosce da sempre.
 Questo perché non vuole rovinare l'immagine mentale che loro hanno di lui, anche se non è nient'altro che un'illusione.
“People really are like house with vast rooms and tiny windows. And maybe it's a good thing, the way we never stop surprising each other.”
Blue in una email definisce le persone "case con vaste stanze e minuscole finestre", cosa che, alla fine, Simon trova positiva, perché rende la conoscenza di una persona una continua sorpresa, nel bene e nel male.
Tutto il libro gira intorno all'azione del coming out. Quando qualcuno sente l'espressione coming out, pensa immediatamente agli omosessuali. Questa cosa infastidisce Simon non poco, perché nessuno dovrebbe dover fare coming out. Gli eterosessuali non devono farlo, allora perché coloro che non lo sono devono? E' una cosa che mi sono chiesta molte volte anche io, sinceramente.
“It is definitely annoying that straight (and white, for that matter) is the default, and that the only people who have to think about their identity are the ones who don't fit that mold. Straight people really should have to come out, and the more awkward it is, the better. Awkwardness should be a requirement.”  
 In un'altra email, Blue si chiede perché etero (e bianco) è considerato il default, la normalità,  e perché  i "non normali", coloro che non rispettano questi canoni, sono obbligati a ponderare sulla loro identità e a fare coming out. Blue pensa che tutti, indistintamente, dovrebbero essere soggetti all'imbarazzo e alla pressione del coming out.
“But I'm tired of coming out. All I ever do is come out. I try not to change, but I keep changing, in all these tiny ways. I get a girlfriend. I have a beer. And every freaking time, I have to reintroduce myself to the universe all over again.” 
 In verità, nella vita una persona, indipendentemente dal genere, dalla sessualità e dalla razza, fa coming out centinaia di volte. Facciamo coming out ogni volta che facciamo a brandelli l'idea che una persona ha di noi, quando le riveliamo una parte del nostro essere che ancora non aveva visto, o perché era qualcosa che volevamo tenere per noi o perché è del tutto nuova, comparsa da un giorno all'altro. Il cambiamento è un fenomeno inevitabile, che ci piaccia o meno. E' inutile combatterlo ed è estremamente stupido pretendere che gli altri non cambino. Ancora più stupido, secondo me, è essere convinti che la vera natura di una persona coincida perfettamente con l'immagine che ci siamo creati di lei in testa, sulla base di assunzioni. Non si finisce mai di conoscere una persona, perché non è umanamente possibile conoscere una persona e nessuno dovrebbe dover fare coming out, perché nessuno dovrebbe mai dare spiegazioni per quello che si è!
Becky Albertalli ha scritto un libro magnifico! E' scritto benissimo, è molto scorrevole e si legge d'un fiato. E' un viaggio nella vita, o meglio ancora nella testa, di un ragazzo adolescente alle prese con la vita, il fatto che sia omosessuale alla fine non ha alcuna rilevanza. Almeno, per me non l'ha avuta.
Gli ho dato 5 stelle su Goodreads.

Credo di essermi fatta un po' (tanto) trasportare...Capita sempre quando parlo delle cose che mi piacciono. A quanto pare, questo libro verrà pubblicato in Italia dalla Mondadori con il titolo "Non so chi sei, ma io sono qui" (solo a me i titoli italiani sembrano tutti uguali? E solo io penso che spesso cambiare gli originali non sia per niente necessario?). L'uscita è prevista per giugno di quest'anno. #fingerscrossed Oh e la Fox 2000 ha già acquistato i diritti per il film!

6 commenti:

  1. Ciao Giova! Ho scoperto questo libro durante le classifiche di fine anno e sono curiosa di leggerlo! E non sei solo tu a pensare che i titoli italiani siano tutti uguali, lo sono davvero purtroppo ç.ç

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    1. Ciao Jess! :) Te lo consiglio vivamente! A volte farebbero veramente più figura a lasciare i titoli originali! ù.ù

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  2. Bella recensione, credo lo leggero. Grazie :)

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  3. Giovaaa! *w* Come mi aspettavo, si preannuncia un libro meraviglioso! Lo leggerò sicuramente ^^

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    1. E' meraviglioso davvero, Adeeee! Te lo straconsiglio! ^^

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